1988 Primo utilizzo del Farmaco OK 432

Nel 1988 il dr. Luciano Minelli, collaborando con il dr. Ogita di Tokyo, segnò una svolta radicale nella terapia del linfangioma cistico gigante del collo nel neonato. Questa condizione, caratterizzata dalla formazione di una grande massa cistica dovuta a un’anomalia del sistema linfatico, rappresentava una sfida importante per la chirurgia pediatrica, poiché spesso comportava interventi estremamente invasivi con esiti incerti. Fino a quel momento, l’approccio terapeutico principale consisteva nella rimozione chirurgica della lesione, con rischi considerevoli e un’elevata probabilità di recidiva.

Il farmaco OK 432, sviluppato originariamente in Giappone, era stato sperimentato per altre indicazioni, ma non era ancora stato utilizzato nel trattamento dei linfangiomi cistici di grandi dimensioni. L’intuizione del dr. Minelli e del dr. Ogita fu di sfruttare l’azione sclerotizzante di questa sostanza, che, iniettata all’interno della cisti, provocava un’irritazione controllata capace di indurre la regressione progressiva della massa. Grazie a questa procedura minimamente invasiva, i neonati colpiti da linfangioma cistico gigante potevano beneficiare di un’opzione terapeutica alternativa all’intervento chirurgico tradizionale, con un significativo miglioramento degli esiti clinici e una drastica riduzione delle complicanze.

I primi casi trattati dal dr. Minelli mostrarono risultati straordinari: in diversi neonati, la massa cistica si ridusse notevolmente in poche settimane, consentendo di evitare interventi chirurgici complessi e diminuendo il rischio di danni a strutture vitali, quali trachea e vasi sanguigni. L’efficacia del protocollo fu così evidente che, nel 1991, i risultati furono presentati al Congresso dell’American Paediatric Surgical Association (APSA), suscitando un forte interesse da parte della comunità scientifica internazionale. Questa relazione aprì la strada alla diffusione dell’uso di OK 432 in molte realtà ospedaliere, che iniziarono a sperimentarlo con successo nel trattamento dei linfangiomi cistici di vario grado.

La collaborazione tra il dr. Minelli e il dr. Ogita ha dunque segnato un prima e un dopo nel panorama della chirurgia pediatrica. In un’epoca in cui le soluzioni terapeutiche erano ancora limitate e il margine di sperimentazione risultava assai ristretto, l’introduzione dell’OK 432 offrì ai neonati con linfangioma cistico gigante un’opportunità di guarigione meno traumatica. Il traguardo raggiunto fu anche il frutto di una visione globale e multidisciplinare, poiché i due specialisti misero a fattor comune conoscenze provenienti da diversi Paesi e campi di ricerca.

Oggi, a distanza di anni, l’utilizzo dell’OK 432 nel trattamento dei linfangiomi cistici è diventato uno standard in molte strutture ospedaliere, testimoniando l’impatto che quella pionieristica intuizione ebbe sul futuro della chirurgia mininvasiva neonatale. L’esperienza e i dati presentati dall’équipe del dr. Minelli all’APSA nel 1991 rimangono un punto di riferimento per tutti i professionisti impegnati nella lotta contro questa complessa patologia.