1986 Anorettoplastica Saggittale Posteriore

anorettoplastica saggittale

L’innovazione nel trattamento delle anomalie anorettali ha subito una vera rivoluzione quando il Dr. Luciano Minelli, insieme al primario Dr. Giuseppe Locatelli, ha introdotto in Europa l’intervento di anorettoplastica sagittale posteriore secondo la tecnica ideata dal prof. Alberto Peña di Città del Messico. Questo tipo di malformazioni, che coinvolgono la regione anorettale, rappresentano una sfida notevole per i chirurghi pediatrici, poiché influiscono in modo significativo sulla funzionalità intestinale e sulla qualità di vita dei piccoli pazienti.

Prima di questa svolta, le procedure chirurgiche disponibili offrivano risultati non sempre ottimali, con un elevato rischio di complicanze e una lunga riabilitazione. L’approccio sagittale posteriore, al contrario, consente di ottenere un migliore accesso ai piani muscolari e di garantire un allineamento più preciso del retto con l’ano, riducendo le probabilità di stenosi, incontinenza e altre problematiche post-operatorie. Grazie alla visione diretta delle strutture coinvolte, il chirurgo può lavorare in maniera estremamente accurata, rispettando l’anatomia e ripristinando la corretta funzionalità del tratto anorettale.

Il Dr. Minelli e il Dr. Locatelli, entrambi della divisione di Chirurgia Pediatrica a Bergamo, hanno collaborato strettamente con il prof. Alberto Peña, il pioniere di questa tecnica, per adattare l’intervento alle specificità dei pazienti europei. L’adozione della metodica di Peña ha comportato la revisione di protocolli pre e postoperatori, integrando le best practice internazionali con l’esperienza maturata negli anni dal professore in Messico. L’obiettivo principale è stato garantire risultati funzionali e cosmetici di alto livello, riducendo nel contempo i rischi di infezione e di complicanze tardive.

L’intervento, noto come PSARP (Posterior Sagittal Anorectoplasty), prevede un’accurata dissezione attraverso la linea mediana posteriore, fino al piano muscolare, per poi riposizionare il retto in modo corretto e creare un orifizio anale fisiologico. Il tutto richiede grande competenza e coordinazione tra chirurghi, anestesisti, neonatologi e personale infermieristico specializzato. I piccoli pazienti che si sottopongono a questo intervento ricevono un percorso di riabilitazione personalizzato, finalizzato a promuovere il corretto controllo sfinteriale e a minimizzare gli esiti cicatriziali.

L’arrivo della tecnica di Peña in Europa, grazie al lavoro di Minelli e Locatelli, ha aperto nuove prospettive di trattamento per i bambini con anomalie anorettali, migliorando sensibilmente sia la prognosi sia la qualità di vita. Questo primato europeo dimostra come la collaborazione internazionale e la condivisione del sapere possano tradursi in un progresso concreto, a beneficio dei pazienti e delle loro famiglie. La determinazione dei chirurghi bergamaschi e il supporto del prof. Peña testimoniano ancora una volta l’importanza di unire le forze per compiere passi significativi nella chirurgia pediatrica moderna.