Atresia esofagea: definizione, incidenza e classificazione
L’atresia esofagea è un’anomalia congenita contraddistinta dalla mancata canalizzazione di un tratto, più o meno esteso, dell’esofago. Nella maggior parte dei casi, è associata a una fistola tracheo-esofagea. Questa patologia, che può manifestarsi con quadri clinici di diversa complessità, presenta un’incidenza di circa 1 caso ogni 1.300 nascite.
Da un punto di vista anatomico e clinico, l’atresia esofagea si suddivide in diverse tipologie:
- Tipo 1: atresia senza fistola
- Tipo 2: atresia con fistola tra il segmento superiore dell’esofago e la trachea
- Tipo 3: atresia con fistola tra il segmento inferiore dell’esofago e la trachea
- Tipo 4: atresia con doppia fistola (sia del segmento superiore sia di quello inferiore)
- Tipo 5: fistola tracheo-esofagea senza atresia
- Tipo 6: stenosi esofagea
Diagnosi e segni clinici
L’atresia esofagea può essere sospettata già in epoca prenatale, in particolare grazie al riscontro di polidramnios (eccesso di liquido amniotico), oppure nelle prime ore di vita, quando il neonato presenta difficoltà nell’alimentazione, salivazione eccessiva e possibile cianosi durante la poppata. Gli esami diagnostici di riferimento includono la radiografia del torace e dell’addome con sondino nasogastrico e, in casi selezionati, ulteriori indagini endoscopiche o di imaging avanzato.
L’approccio chirurgico secondo il Dr. Luciano Minelli
Il trattamento dell’atresia esofagea è essenzialmente chirurgico. Il Dr. Luciano Minelli, forte di un’ampia esperienza in chirurgia pediatrica, pianifica il percorso terapeutico in base al tipo di atresia e alla condizione generale del neonato. L’obiettivo primario è ripristinare la continuità dell’esofago e, se presente, risolvere la fistola tracheo-esofagea.
- Anastomosi esofago-esofagea termino-terminale: nei casi in cui i segmenti esofagei siano sufficientemente vicini, è possibile procedere a un intervento di ricostruzione diretta, unendo i due monconi con una sutura termino-terminale.
- Interposizione di colon (long-gap): qualora la distanza tra i segmenti esofagei sia considerevole (“long-gap”), si rende necessaria l’interposizione di un tratto di colon o, in casi specifici, di intestino tenue, per ripristinare la continuità del canale alimentare. Questa procedura, pur più complessa, permette di offrire al piccolo paziente una soluzione duratura e funzionalmente adeguata.
Caso clinico: Matteo A. (vedi foto)
Tra i casi affrontati dal Dr. Minelli spicca l’esperienza di Matteo A., nato con atresia esofagea e sottoposto a intervento chirurgico nelle prime settimane di vita. Grazie a un’attenta pianificazione e all’impiego di tecniche altamente specializzate, è stato possibile ricostruire l’esofago in modo definitivo, consentendo a Matteo di avviare un percorso di crescita e sviluppo regolare.
Avvertenza sulle immagini
Le foto e i contenuti pubblicati in questa sezione hanno finalità esclusivamente scientifiche e sono rivolti a un pubblico che desidera approfondire aspetti tecnici e specialistici. Alcune immagini, tuttavia, possono risultare sensibili per alcuni utenti poiché mostrano fasi chirurgiche reali. Vi invitiamo, quindi, ad esercitare la massima discrezione nella visione di tali contenuti, soprattutto in presenza di bambini o persone particolarmente impressionabili.
Grazie all’adozione di tecniche chirurgiche all’avanguardia e a un approccio multidisciplinare, il Dr. Luciano Minelli persegue l’obiettivo di ottimizzare l’esito clinico e migliorare la qualità di vita dei suoi piccoli pazienti, ponendo sempre al centro il benessere del bambino e il supporto costante alle famiglie.